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100 PAGINE DELL’OPERA DI DARGER

Andrea Fiorini on Febbraio 25, 2022 - 3:26 pm in In primo piano

Giunto quasi alle prime 100 pagine analizzate, prosegue il progetto di trascrizione ed editing del fantastico e terribile testo inedito di Henry Darger, “The Realms of Unreal”. Un lavoro lungo e certosino, che richiede un’attenta lettura e analisi di un originale molto rovinato.
Ciò che colpisce chi si avvicina a questo testo è la coesistenza di due elementi culturali e stilistici contrapposti: da un lato, riferimenti letterari tipici di una persona di buon livello scolastico o culturale, dotato di curiosità e attenzione per elementi e dettagli evidentemente tratti dal letture e approfondimenti; dall’altro, ripetuti e continui errori di sintassi e morfologia spesso anche di livello elementare.
Nel primo caso, nel testo troviamo, ad esempio, riferimenti a Erebus, personaggio mitologico greco figlio del Caos, alla “Capanna dello zio Tom” (libro molto amato da Darger), o particolari riferimenti all’abbigliamento massonico (i cosiddetti “regalia”, insegne comprendenti grembiule, colletto, collana e guanti in pelle). Darger scrive anche del terribile terremoto di Messina (Italia, 1908) e dell’eruzione vulcanica del Monte Peleé (isola della Martinica, 1902), usa termini precise descrivendo parti di barche e diapparecchiature di navigazione, oltre ad alcune parole arcaiche come “asunder” e “varlet “, e così via.
Questi riferimenti mostrano un uomo culturalmente attivo e integrato, quindi forse molto più vicino alla visione di Michael Moon (vedi il suo libro “Darger’s Resources”) piuttosto che a quella di John McGregor o di Jim Elledge di una sorta di psicopatico solitario.
Per quanto riguarda gli errori di scrittura di Darger, ce ne sono diverse categorie, ma la più grande e interessante è la categoria di parole influenzate dalla pronuncia, come “tward” invece di “toward”, “fourty” per “forty”, ” vincinity” per “vicinity”, “ninteen” per “nineteen” e così via.
Altri errori ripetuti più volte (non sembrano causati dalla pronuncia) sono “captian” per “captain” o “mountian” per “mountain”.
Un’altra singolarità è l’uso da parte del Darger delle parole con il dittongo “-ou-“: ancora, “forty” diventa “forty”, “armor” diventa “armor”, “curiosity” diventa “curiosity”, ma possiamo anche leggere la trasformazione di “prosperous” in “prosperious”, “cavernous” to “cavernious”, “hidious” in “hideous”, “treacherous” in “treacherious” e”tremendously nervous” in “tremendiously nervious”.
Quindi, non solo la storia di Darger è uno scrigno di tesori in sé, ma lo sono anche anche lo stile e il vocabolario utlizzati, ricchi di fantasia e d’immaginazione. Uno scrigno che voglio aprire e far conoscere.

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